DANIELA FRONGIA
Bianco e Nero
Bianco e Nero è il titolo della restituzione personale di Daniela Frongia realizzata presso la sede di CONTEMPORALIS in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi e l’associazione italiana In-Edita. Daniela Frongia è inoltre la prima vincitrice del Prix Contemporalis. Le opere in mostra sono il frutto di una ricerca che Daniela Frongia porta avanti da anni e che vede come unici protagonisti il bianco e il nero. L’artista spoglia le opere del colore, indagandone la superficie come un ritmo che scandisce il tempo. Pieni e vuoti, rigidità e morbidezza sono i punti cardine che tracciano nuove visioni ed esperienze. Il filo attraversa la tele con gesti ripetitivi e lenti, fissandosi oltre le stesse per indagare l’intorno. La luce, elemento impalpabile, invade lo spazio del vuoto per proiettarsi altrove con un senso di continuità. Architetture tessili e organiche si muovono nell’ambiente ospitante apportando ulteriori prospettive. Nel lavoro di Daniela Frongia la tessitura tradizionale si disfa di trama e ordito per restituire geometrie tridimensionali, spesso instabili ed effimere. La sua ricerca esprime un senso di profonda sofferenza per la rapidità evolutiva della società contemporanea, dove l’immagine, la tecnologia e il progresso predominano a discapito dei sentimenti e dei rapporti umani. La materia diventa quindi strumento introspettivo, mentre l’opera è l’elemento necessario per fermarsi, osservare e interrogarsi.
Daniela Frongia, nata a San Gavino Monreale (SU) nel 1981, inizia il suo percorso formativo presso l’Istituto Statale d’Arte “Carlo Contini” di Oristano e matura la propria preparazione all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, laureandosi in Scenografia e Storia dell’Arte Contemporanea. Prende parte a diverse Residenze d’Artista e Workshop sia in Italia che all’estero; viene selezionata per la V e la VI edizione di Networking, il progetto per la promozione dell’arte contemporanea in Toscana, durante il quale affianca personalità internazionali come John Duncan e Cesare Pietroiusti. La sua ricerca abbraccia produzioni e media espressivi differenti: installazioni, performance, video e fotografia, atti a evolversi nei vari ambiti sperimentali quali la Fiber Art, l’Arte Sociale, la Psicologia dell’Arte e la Street Art. Attualmente vive e lavora in Sardegna, dove produce fibre tessili mediante la coltivazione di lino, cotone, lana sarda di tosa e anche i suoi stessi capelli, dai quali ricava filati per opere di piccolo formato. L’artista ha all’attivo diverse mostre personali e collettive e ha vinto premi nazionali e internazionali. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.